Genesi

Ho scritto Cynthia nell'estate del 1992, utilizzando una vecchia Olivetti Lettera 32 con nastro bicolore. Avevo 18 anni e frequentavo il liceo scientifico, qui a Roma.
Sono partito con l'idea di un sequestro di persona eseguito non da criminali professionisti, ma da tre ragazzi come tanti, con la fedina penale immacolata. Ne è venuto fuori un noir scritto d'istinto, che mi ha divertito molto.
Ho cercato subito un editore che lo valutasse, e mi sono scontrato con la dura realtà di un esordiente alle prese con il mondo dell'editoria, affascinante sì, ma terribilmente vasto ed enigmatico. Ho avuto a che fare con gente poco seria che mi ha fatto perdere tempo, quindi mi ha scoraggiato.
Il romanzo finisce in un cassetto. Nel 2002 mi decido a copiarlo su file per averlo in formato elettronico, e non solo cartaceo. Cambio qualcosa, approfondisco la caratterizzazione di alcuni personaggi, aggiungo un capitolo completamente nuovo. Lo faccio leggere ad una mia collega, chiedendole di essere molto obiettiva, e lei mi incoraggia, dopo avermi riempito di complimenti e dopo avermi segnalato qualche imperfezione.
Inizio di nuovo la caccia all'editore. Ottengo rifiuti e pesanti silenzi.
Nel 2004 conosco su internet la ragazza che pochi mesi dopo diventerà mia moglie. Lei legge Cynthia e mi dice che un romanzo così merita la pubblicazione, e mi incita a tentare ancora, ma a me è passata la voglia.
Nel febbraio del 2006 mia moglie Monica mi segnala che le Edizioni Il Filo esaminano manoscritti inediti e mi spinge ad inviare Cynthia tramite email, cosa che avevo sempre evitato. A maggio arriva la proposta di pubblicazione, a settembre Cynthia è nelle librerie.
Nell'ottobre del 2017 arriva una nuova edizione con la veste grafica progettata e realizzata dall'amico Massimiliano Sommella.